I Valori (seconda parte)
Continuiamo l'approfondimento sui Valori dopo il Post pubblicato ad Aprile 2008.
Siamo giunti ad una fase molto importante: l'Estrazione dei Valori. Perché è importante? Semplicemente perché rappresenta un passaggio fondamentale nel raggiungimento di un profondo grado di consapevolezza su noi stessi, essendo i valori la bussola che ci guida nella vita di tutti i giorni. Per fare ciò dobbiamo avere a disposizione almeno un paio d'ore e trovare un posto dove possiamo rilassarci senza essere disturbati.
Le domande a cui dobbiamo rispondere per estrarre i nostri valori sono: "Cosa conta per te veramente nella vita?"; e ancora "Cos'è realmente importante per te?”. Dobbiamo arrivare ad avere da un minimo di sei fino ad un massimo di dieci Valori. Naturalmente occorre fare una verifica per accertarsi che nella lista non compaiano valori mezzo ma solo ed esclusivamente valori fine. Alla fine del lavoro, dovremmo avere ottenuto una lista di valori simile a questa:
- sicurezza
- amore
- crescita
- passione
- lealtà
- libertà
- amicizia
- rispetto
Abbiamo trovato i nostri valori fondanti, i criteri che ci guidano, spesso inconsciamente, nella vita di tutti i giorni. Ora dobbiamo metterli in ordine di importanza, fare una vera e propria classifica.
Rispondiamo alla domanda: "Per te è più importante la Sicurezza o l'Amore?". Se la risposta è amore, proseguiamo con "Tra Amore e Crescita?". Proseguendo in questa maniera arriveremo ad avere una vera e propria lista di valori classificati in ordine di importanza.
1) amore
2) libertà
3) crescita
4) rispetto
5) amicizia
6) sicurezza
7) passione
8) lealtà
Se sorge un dubbio tra una coppia di valori e non riuscite a stabilire quale dei due è più importante, ponetevi un’altra domanda: "Se non c'è libertà c'è amore?".
Avete svolto questo esercizio fino ad ora ed avete ottenuto la lista dei vostri valori ordinati per importanza, potete veramente essere soddisfatti. Siete tra le pochissime persone che hanno consapevolezza dei criteri che le muovono, del perché compiono determinate scelte o perché si comportano in specifici modi. Ricordate che la scala dei valori non è immutabile ma si sviluppa con noi stessi e quindi si può modificare nel tempo. Bene, abbiamo già fatto molto ma non è ancora abbastanza. E' giunto il momento di introdurre un'altra differenziazione: parliamo delle regole (criteri) di attuazione dei valori. Ognuno di noi attribuisce ai valori diversi significati. Due persone possono avere Amore come loro valore fondante ma comportarsi in maniera assai diversa tra loro. Questo perché hanno regole diverse per fare in modo che il valore si verifichi. Le regole sono ciò che deve accadere per soddisfare il valore; sono le prove che il valore si sta concretamente realizzando. Per ogni valore formulate tre regole, "Io mi sento amore ogni volta che ...". Per esempio: "Io mi sento amore ogni volta che dimostro affetto ad un famigliare o ogni volta che mi comporto con gentilezza o ogni volta che ricevo e dono amore”.
Quindi per ogni valore è opportuno trovare almeno tre criteri di attuazione, ricordando che la fonte di soddisfazione dei nostri valori deve essere interna; se demandiamo all'esterno l'attuazione dei nostri valori ci stiamo programmando una vita ricca ... di sofferenza. Una precisazione, i valori che abbiamo trovato fino ad ora sono tutti Valori Verso, ovvero stati in cui vorremmo trovarci il più spesso possibile per vivere una vita piena ed appagante. Il trucco è rendere le regole dei nostri valori facili da verificarsi. Nell'esempio precedente, "io mi sento amore ogni volta che ...", abbiamo utilizzato appositamente come congiunzione la vocale "o" perché in questo modo basta che si verifichi una sola delle condizioni per veder appagato il valore. Se avessimo utilizzato la congiunzione "e", si sarebbero dovute verificare tutte e tre le condizioni contemporaneamente e le possibilità che noi provassimo appieno quel valore sarebbero drasticamente diminuite. Quindi, quando stabiliamo le regole o criteri di attuazione occorre verificare: le congiunzioni, l'indice referenziale (devono essere azioni sotto il nostro controllo), i quantificatori universali (tutti, mai, sempre, ogni, ecc), la positività (scrivete quello che volete, non quello che volete evitare), gli operatori modali (trasformate devo, voglio e posso in azione). Dopo aver stabilito le "regole del gioco", possiamo fare un controllo chiedendoci: "Quante volte (da 1 a 10) provi nella tua vita il valore amore?". "Come posso fare per vivere più pienamente i mie valori”. Il segreto è renderci facile la vita!
Fino ad ora abbiamo parlato di valori verso, ora approfondiamo i Valori "via da". Capita spesso che non si riesca a raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati perché una valore "negativo" ci sta boicottando; perché uno stato “via da” diventi un valore negativo dobbiamo percepirlo come: Permanente (sarà sempre così); Pervasivi (è presente in tutte le aree della nostra vita); Personale (l’hanno fatto proprio a me!). Estraiamo i valori via da: la domanda da porci è "Cosa vorresti evitare maggiormente?". Questa volta utilizzeremo solo tre valori depotenzianti.
Solo a titolo di esempio ti illustro tre valori tra i più diffusi:
- Umiliazione
- Rifiuto
- Solitudine
Ora classifichiamoli: "Cosa vorresti evitare maggiormente tra l’umiliazione e il rifiuto?". Se la risposta è il rifiuto, proseguiamo con "Tra Rifiuto e Solitudine?". Proseguendo con questo metodo arriveremo ad avere una vera e propria lista di valori negativi classificati in ordine di importanza.
1) Rifiuto
2) Umiliazione
3) Solitudine.
A questo punto non ci resta che trovate le regole (criteri) per l’attuazione dei “valori via da”. Dobbiamo rendere il più difficile possibile provare l’esperienza legata al valore, così da evitare di indulgere sullo stato negativo. Ancora domande: “Cosa deve accadere perché tu ti senta Rifiutato?” e “Tu ti senti Rifiutato quando …”.Per esempio: “Solo se dovessi sentirmi continuamente rifiutato da tutti senza riuscire a capire quale comportamento devo modificare per essere apprezzato anche dalle altre persone anche in quella particolare circostanza”.
Vi sembra che sia facile provare lo stato negativo del rifiuto facendo propria una regola del genere? Analizziamola: troviamo un quantificatore universale “Tutti”, non basta quindi una sola persona a farmi sentire rifiutato; ho spostato il mio focus dal livello “identità” al livello “comportamento”, io sono OK come persona, devo solo modificare un mio comportamento; contiene una presupposizione, che esistono già altre persone che mi apprezzano; la situazione è legata a quella particolare circostanza, non è pervasiva.
Ricordate sempre che le regole dei valori “via da” diventano delle convinzioni radicate che spesso inibiscono le nostre potenzialità.
Se rendiamo facile l’attuazione dei nostri valori potenzianti e difficile quella dei nostri valori depotenzianti, la nostra qualità della vita migliorerà in modo quantico e avremo modo di concentrarci sugli aspetti per noi più importanti e sul raggiungimento dei nostri obiettivi.
In un prossimo post analizzeremo come allineare i nostri valori alla nostra mission e alla nostra vision. Buon Lavoro.
Siamo giunti ad una fase molto importante: l'Estrazione dei Valori. Perché è importante? Semplicemente perché rappresenta un passaggio fondamentale nel raggiungimento di un profondo grado di consapevolezza su noi stessi, essendo i valori la bussola che ci guida nella vita di tutti i giorni. Per fare ciò dobbiamo avere a disposizione almeno un paio d'ore e trovare un posto dove possiamo rilassarci senza essere disturbati.
Le domande a cui dobbiamo rispondere per estrarre i nostri valori sono: "Cosa conta per te veramente nella vita?"; e ancora "Cos'è realmente importante per te?”. Dobbiamo arrivare ad avere da un minimo di sei fino ad un massimo di dieci Valori. Naturalmente occorre fare una verifica per accertarsi che nella lista non compaiano valori mezzo ma solo ed esclusivamente valori fine. Alla fine del lavoro, dovremmo avere ottenuto una lista di valori simile a questa:
- sicurezza
- amore
- crescita
- passione
- lealtà
- libertà
- amicizia
- rispetto
Abbiamo trovato i nostri valori fondanti, i criteri che ci guidano, spesso inconsciamente, nella vita di tutti i giorni. Ora dobbiamo metterli in ordine di importanza, fare una vera e propria classifica.
Rispondiamo alla domanda: "Per te è più importante la Sicurezza o l'Amore?". Se la risposta è amore, proseguiamo con "Tra Amore e Crescita?". Proseguendo in questa maniera arriveremo ad avere una vera e propria lista di valori classificati in ordine di importanza.
1) amore
2) libertà
3) crescita
4) rispetto
5) amicizia
6) sicurezza
7) passione
8) lealtà
Se sorge un dubbio tra una coppia di valori e non riuscite a stabilire quale dei due è più importante, ponetevi un’altra domanda: "Se non c'è libertà c'è amore?".
Avete svolto questo esercizio fino ad ora ed avete ottenuto la lista dei vostri valori ordinati per importanza, potete veramente essere soddisfatti. Siete tra le pochissime persone che hanno consapevolezza dei criteri che le muovono, del perché compiono determinate scelte o perché si comportano in specifici modi. Ricordate che la scala dei valori non è immutabile ma si sviluppa con noi stessi e quindi si può modificare nel tempo. Bene, abbiamo già fatto molto ma non è ancora abbastanza. E' giunto il momento di introdurre un'altra differenziazione: parliamo delle regole (criteri) di attuazione dei valori. Ognuno di noi attribuisce ai valori diversi significati. Due persone possono avere Amore come loro valore fondante ma comportarsi in maniera assai diversa tra loro. Questo perché hanno regole diverse per fare in modo che il valore si verifichi. Le regole sono ciò che deve accadere per soddisfare il valore; sono le prove che il valore si sta concretamente realizzando. Per ogni valore formulate tre regole, "Io mi sento amore ogni volta che ...". Per esempio: "Io mi sento amore ogni volta che dimostro affetto ad un famigliare o ogni volta che mi comporto con gentilezza o ogni volta che ricevo e dono amore”.
Quindi per ogni valore è opportuno trovare almeno tre criteri di attuazione, ricordando che la fonte di soddisfazione dei nostri valori deve essere interna; se demandiamo all'esterno l'attuazione dei nostri valori ci stiamo programmando una vita ricca ... di sofferenza. Una precisazione, i valori che abbiamo trovato fino ad ora sono tutti Valori Verso, ovvero stati in cui vorremmo trovarci il più spesso possibile per vivere una vita piena ed appagante. Il trucco è rendere le regole dei nostri valori facili da verificarsi. Nell'esempio precedente, "io mi sento amore ogni volta che ...", abbiamo utilizzato appositamente come congiunzione la vocale "o" perché in questo modo basta che si verifichi una sola delle condizioni per veder appagato il valore. Se avessimo utilizzato la congiunzione "e", si sarebbero dovute verificare tutte e tre le condizioni contemporaneamente e le possibilità che noi provassimo appieno quel valore sarebbero drasticamente diminuite. Quindi, quando stabiliamo le regole o criteri di attuazione occorre verificare: le congiunzioni, l'indice referenziale (devono essere azioni sotto il nostro controllo), i quantificatori universali (tutti, mai, sempre, ogni, ecc), la positività (scrivete quello che volete, non quello che volete evitare), gli operatori modali (trasformate devo, voglio e posso in azione). Dopo aver stabilito le "regole del gioco", possiamo fare un controllo chiedendoci: "Quante volte (da 1 a 10) provi nella tua vita il valore amore?". "Come posso fare per vivere più pienamente i mie valori”. Il segreto è renderci facile la vita!
Fino ad ora abbiamo parlato di valori verso, ora approfondiamo i Valori "via da". Capita spesso che non si riesca a raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati perché una valore "negativo" ci sta boicottando; perché uno stato “via da” diventi un valore negativo dobbiamo percepirlo come: Permanente (sarà sempre così); Pervasivi (è presente in tutte le aree della nostra vita); Personale (l’hanno fatto proprio a me!). Estraiamo i valori via da: la domanda da porci è "Cosa vorresti evitare maggiormente?". Questa volta utilizzeremo solo tre valori depotenzianti.
Solo a titolo di esempio ti illustro tre valori tra i più diffusi:
- Umiliazione
- Rifiuto
- Solitudine
Ora classifichiamoli: "Cosa vorresti evitare maggiormente tra l’umiliazione e il rifiuto?". Se la risposta è il rifiuto, proseguiamo con "Tra Rifiuto e Solitudine?". Proseguendo con questo metodo arriveremo ad avere una vera e propria lista di valori negativi classificati in ordine di importanza.
1) Rifiuto
2) Umiliazione
3) Solitudine.
A questo punto non ci resta che trovate le regole (criteri) per l’attuazione dei “valori via da”. Dobbiamo rendere il più difficile possibile provare l’esperienza legata al valore, così da evitare di indulgere sullo stato negativo. Ancora domande: “Cosa deve accadere perché tu ti senta Rifiutato?” e “Tu ti senti Rifiutato quando …”.Per esempio: “Solo se dovessi sentirmi continuamente rifiutato da tutti senza riuscire a capire quale comportamento devo modificare per essere apprezzato anche dalle altre persone anche in quella particolare circostanza”.
Vi sembra che sia facile provare lo stato negativo del rifiuto facendo propria una regola del genere? Analizziamola: troviamo un quantificatore universale “Tutti”, non basta quindi una sola persona a farmi sentire rifiutato; ho spostato il mio focus dal livello “identità” al livello “comportamento”, io sono OK come persona, devo solo modificare un mio comportamento; contiene una presupposizione, che esistono già altre persone che mi apprezzano; la situazione è legata a quella particolare circostanza, non è pervasiva.
Ricordate sempre che le regole dei valori “via da” diventano delle convinzioni radicate che spesso inibiscono le nostre potenzialità.
Se rendiamo facile l’attuazione dei nostri valori potenzianti e difficile quella dei nostri valori depotenzianti, la nostra qualità della vita migliorerà in modo quantico e avremo modo di concentrarci sugli aspetti per noi più importanti e sul raggiungimento dei nostri obiettivi.
In un prossimo post analizzeremo come allineare i nostri valori alla nostra mission e alla nostra vision. Buon Lavoro.
Coachtive, Gianluca Testa