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venerdì, ottobre 26, 2007

I Pilastri della Comunicazione

Comunichiamo sempre. In qualunque momento della nostra giornata, volontariamente o meno, trasmettiamo messaggi. Lo facciamo non solo con il linguaggio ma anche con la nostra espressione del volto, con il tono della voce e anche con il silenzio. Comunicare viene dal latino “communis che appartiene a tutti”, ovvero mettere l’informazione o il messaggio che abbiamo in comune con gli altri. Siamo noi stessi quotidianamente oggetti di messaggi, e mai come in questi ultimi anni abbiamo potuto constatare l’aumento delle sollecitazioni a cui siamo soggetti. Pensate ad internet ed alle e-mail, ai telefoni cellulari ed agli sms fino a quello che oggi viene chiamato internet 2.0 in cui diventiamo editori di noi stessi. Proprio per questo penso che sia importante ricordare quali sono i pilastri di una comunicazione efficace. Eccoli in rapido elenco:
L’Emittente è colui che invia il messaggio.
Il Destinatario è la persona che lo riceve.
Nel Messaggio troviamo il contenuto della comunicazione.
Il Referente rappresenta l’oggetto della comunicazione, il qualcosa di cui si parla.
Il Codice è il sistema di riferimento con cui viene formulata l’informazione, ad esempio la lingua italiana. Il codice deve essere noto sia all’emittente che al destinatario.
Il Canale fornisce il mezzo fisico attraverso il quale il messaggio si diffonde (aria, telefono, computer)
Il Contesto è l’elemento che attualizza dove avviene la comunicazione, ovvero la situazione concreta in cui le informazioni vengono trasmesse.
L’ultimo pilastro, quello che ci rende efficaci, è l’assunzione di responsabilità nella comunicazione. Infatti c’è un assunto della PNL che reputo fondamentale: il responsabile della comunicazione è l’emittente, colui che invia l’informazione. Se il nostro interlocutore capisce qualcosa di diverso dalla nostra intenzione originaria, dobbiamo modificare la nostra comunicazione. La responsabilità è nostra. Una volta che avremo incluso questa convinzione, ci si spalancheranno molte possibilità di scelta su come migliorare la nostra esposizione e godremo anche di un miglioramento nei rapporti sociali.
Interessante è anche verificare cosa cambia quando dobbiamo parlare davanti ad un pubblico. Assume maggiore importanza l’emittente, che in questo caso diventa Presentatore. Occorre tenere in considerazione lo stato psicologico in cui si trova l’oratore e le sue convinzioni rispetto alla riuscita dell’evento. Il destinatario diventa invece l’Audience. Quando prepariamo una presentazione in pubblico occorre concentrare l’attenzione su chi sarà presente, il motivo per la quale è venuto, cosa si aspetta di ascoltare e il perché potrebbe smettere di ascoltare. Anche il mezzo (canale) può differenziarsi dalla normale comunicazione. Probabilmente utilizzeremo delle lavagne o dei videoproiettori che ci aiuteranno nella nostra esposizione.
Lavorare sulle variabili che influiscono sulla nostra comunicazione rendendola efficace è un passo importante nel nostro processo di crescita personale e professionale. Questo è anche uno degli aspetti che mi viene richiesto di sviluppare più di frequente, intraprendendo un percorso di coaching con un nuovo cliente.


Coachtive, Gianluca Testa